Come guidare una bici elettrica?

Consigli utili su come guidare una bicicletta elettrica?

Una bicicletta a pedalata assistita non si differenzia poi molto da una tradizionale bicicletta a propulsione umana, se non per la presenza di un motore alimentato da una batteria – di solito agli ioni di litio – che fa muovere le ruote del mezzo con meno assistenza della pedalata, così da compiere meno fatica e affrontare con più facilità salite o tratti di strada più lunghi e impegnativi.

Un luogo comune che non ha fondamenti e che va sfatato è che con la bici a pedalata assistita non si faccia sforzo fisico. Anche se è vero che il motore assiste la pedalata, questo per funzionare deve essere azionato dalla forza umana e non sostituisce al cento per cento lo sforzo fisico. Con una bicicletta elettrica a pedalata assistita, quindi, si fa meno fatica, ma non si annulla lo sforzo muscolare.

A meno che non si sia mai saliti su una qualsiasi bici tradizionale e ci si debba impratichire della guida in generale, imparare a guidare una bicicletta elettrica non è difficile.

L’unica differenza è che, avendo la bici elettrica l’assistenza di un motore, sarà necessario avere qualche accorgimento in più.

Mettendo in pratica i consigli dei nostri esperti e dedicando un po’ di tempo a prendere confidenza con il nuovo mezzo, non sarà affatto difficile per chi già sa andare in bicicletta iniziare a usare una bicicletta a pedalata assistita e goderne tutti i vantaggi.

Vediamo insieme cosa bisogna sapere per imparare in breve tempo a guidare una bicicletta elettrica e anche quali sono le buone norme che riguardano soprattutto la sicurezza, nostra e altrui, che bisogna seguire quando la si guida su una strada pubblica.

Qualche accortezza prima di iniziare a guidare una bicicletta elettrica

Se non si è mai guidata una bicicletta elettrica è bene prendersi un po’ di tempo per conoscere il mezzo.

Innanzitutto è bene non sottovalutare – come spesso si ha la tendenza di fare! – la lettura del manuale d’uso, che in genere viene fornito assieme alla bicicletta nel momento del suo acquisto o che, in alternativa, molto spesso è possibile visionare e anche scaricare dal sito del produttore.

Oltre alle informazioni tecniche (compresi i dati che riguardano il grado di impermeabilità di una bici elettrica, importante per sapere se il nostro modello è resistente alla pioggia e se le parti elettriche sono ben protette), nel manuale d’uso vengono spesso date anche informazioni riguardanti la corretta manutenzione della bicicletta elettrica e consigli che possono essere utili sia a chi si avvicina per la prima volta al mondo delle biciclette a pedalata assistita, sia a chi ne è già esperto.

Benché il funzionamento di una bicicletta elettrica sia piuttosto simile a quello di una bicicletta tradizionale, è da tener conto che si è di fronte a un mezzo che non si è mai guidato ed è quindi necessario prenderci confidenza.

È bene quindi iniziare a familiarizzare con le parti fondamentali della bicicletta elettrica non presenti su una bicicletta tradizionale (motore e batteria), sia per quanto riguarda la loro posizione, sia per quanto riguarda gli accorgimenti necessari per il loro corretto utilizzo e manutenzione.

batteria bici elettrica

Per quanto concerne il motore, per esempio, è utile sapere che se esso si trova nella parte centrale del mezzo si ha una maggiore certezza che la bicicletta sarà più bilanciata e più stabile. Altresì, conoscere la capacità della batteria della bici che andremo a guidare ci darà informazioni sull’autonomia che potremo avere, ovvero dopo quanti chilometri andrà ricaricata.

Salire in sella e provare a “sentire” come ci si sente alla guida della bicicletta elettrica è utile anche per valutare gli aggiustamenti necessari della sella e del manubrio, così da trovare la posizione più agevole e confortevole per noi e per la nostra altezza. Il comfort di guida e mantenere una postura corretta che non ci faccia affaticare ci rende infatti più stabili e sicuri.

Tra l’altro è anche bene sapere che alcune posizioni che si tengono durante la guida possono influire sull’autonomia della bicicletta stessa. Se infatti, per esempio, si sta in piedi sui pedali, l’autonomia si riduce, in quanto aumenta l’attrito con l’aria e il motore deve erogare maggiore spinta.

Nel caso la nostra bicicletta a pedalata assistita rientri nella categoria delle biciclette elettriche pieghevoli, è bene anche capire il funzionamento del sistema di chiusura e di apertura e di impratichirsi con il blocco di sicurezza.

Ci sono persone a cui è sufficiente davvero poco tempo per prendere subito confidenza con il nuovo mezzo, altre che invece hanno bisogno di un po’ più di tempo. In ogni caso, guidare una bicicletta a pedalata assistita non è difficile e si impara in pochissimo tempo.

Prima di guidare una bicicletta elettrica nel traffico, ci si può comunque esercitare un po’ in un’area sicura (un cortile, un giardino pubblico, la zona antistante un capannone, un ampio parcheggio….), dove ci sia poco passaggio di pedoni e autoveicoli. In questo modo si può iniziare ad acquisire maggiore sicurezza e sentirsi sempre più a proprio agio.

Per fare qualche esempio, ci sono biciclette a pedalata assistita che hanno un sistema di cadenza molto sensibile e iniziano ad accelerare subito, mentre altre non si avviano fino a quando non si raggiunge una certa velocità.

C’è anche da considerare il fatto che il peso extra del motore e della batteria rendono la bici elettrica più pesante di quella tradizionale e che la pedalata può essere più “dura”, anche se comunque la bici continuerà a muoversi.

Per quanto riguarda la velocità, il nostro consiglio è quello di non arrivare a una velocità elevata fino a quando non si conosce bene il mezzo.

Qui di seguito i passaggi fondamentali quando ci si appresta a guidare per la prima volta una bici elettrica e alcune osservazioni sulla sua guida in generale.

La guida della bici elettrica

Prima di partire con la bicicletta elettrica, è bene accertarsi che sella e manubrio siano regolati all’altezza giusta per avere una posizione comoda e confortevole, quindi regolare gli specchietti (se la bici ne è provvista, oppure se li abbiamo aggiunti per accessoriarla meglio) e sollevare il cavalletto, sempre che la bici ne sia provvista o lo abbiamo acquistato a parte.

Anche per l’utilizzo del cavalletto bisogna prenderci un po’ mano, visto che il peso della bicicletta elettrica è maggiore di quello della bici tradizionale e bisogna imparare a bilanciare bene i carichi che si portano e la stabilità del cavalletto quando si parcheggia.

Dopo aver attivato la pedalata assistita(di solito è un’operazione molto semplice che si fa semplicemente accendendo il display che si trova sul manubrio e scegliendo il grado di assistenza alla pedalata desiderata), si inizia a pedalare. La pedalata infatti è necessaria con almeno mezzo giro di pedali, dopodiché il motore si attiva.

accensione bici elettrica

Da considerare che fino a quando si pedala, il motore aumenta progressivamente la velocità, fino al raggiungimento della velocità massima (che per legge, per le biciclette a pedalata assistita, è di 25 km/h). Se si interrompe la pedalata, il motore si ferma e la bici avanza per inerzia.

Una volta che la bici elettrica viene accesa e si procede nel percorso, sarà necessario adeguare la modalità di guida e le marce alle nostre esigenze di guida, sempre considerando che usare marce troppo basse o una modalità di guida troppo attiva fanno consumare più rapidamente la batteria.

Avere dimestichezza con questi funzionamenti ci fa conoscere meglio le reazioni del mezzo e arrivare a una guida ottimale.

Anche qui, con un po’ di esperienza, si imparerà a gestire i livelli di assistenza (che possono variare nei diversi modelli, anche se generalmente sono 3), che si possono modificare tramite comando su manubrio a seconda delle varie esigenze (pendenza, aderenza al terreno e carica della batteria; ridurre l’assistenza del motore ottimizza infatti l’autonomia del mezzo).

livelli di assistenza bici elettrica

Per quanto riguarda l’utilizzo dei freni, è bene sapere che, avendo in genere una massa maggiore, le biciclette a pedalata assistita richiedono più tempo per la frenata rispetto a una bici tradizionale. È bene quindi imparare a frenare un po’ prima del momento in cui ci si vuole fermare e in modo progressivo e uniforme. Ciò, oltretutto, darà anche una vita più lunga ai freni della bici.

Una cosa da considerare è che uno dei vantaggi della bicicletta a pedalata assistita è quello di supportare un carico maggiore rispetto alle bici tradizionali proprio perché la pedalata assistita ci viene in aiuto. Ciò significa per esempio che si può trasportare più spesa o un peso maggiore con la propria bici elettrica. Di contro, è importante bilanciare bene i carichi aggiuntivi per rendere stabile la guida. Anche per questo sarà bene prendere un po’ mano con il mezzo che stiamo guidando.

Piano piano, comunque, si imparerà a utilizzare anche tutte le accortezze necessarie e anche le varie funzionalità che potrebbe avere il modello che guidiamo.

Qualche consiglio per la guida della bicicletta elettrica

Un consiglio che vogliamo innanzitutto dare e che vale per tutti – anche per chi usa da tempo una bicicletta elettrica – è accertarsi ogni volta che la si utilizza che tutto sia a posto, in buone condizioni e funzionante (freni, gomme, ingranaggi…), così da non incorrere in problemi e inconvenienti nel momento in cui si è in viaggio.

manutenzione e-bike

Altresì, è bene sempre accertarsi che l’eventuale meccanismo di chiusura nei modelli pieghevoli sia ben bloccato.

Accertarsi che la batteria sia carica è allo stesso modo importante, così da prevedere più o meno quanta strada potremmo fare con l’ausilio del motore.

La maggior parte delle bici elettriche oggi immesse sul mercato sono dotate di display che consentono di tenere sotto controllo tutti i dati di guida, compresa la carica della batteria.

Si tratta di computer di bordo che possono essere anche wireless che, se non già in dotazione della bici, possono essere acquistati a parte e montati facilmente sul manubrio, molto utili anche per monitorare la carica residua e così regolarsi sull’autonomia ancora disponibile.

Prima di mettersi in viaggio, a seconda dei casi, è bene anche valutare se è il caso di avere con sé alcuni attrezzi o parti di ricambio che potrebbero esserci utili, come per esempio la pompa, per gonfiare le ruote alla giusta pressione, il caricabatterie o, se ci si appresta a un viaggio piuttosto lungo, una batteria di scorta, con la quale raddoppiare la propria autonomia (in alternativa, è bene accertarsi se lungo il percorso che faremo ci saranno stazioni di ricarica).

Ciò che non bisogna mai dimenticare quando si guida è che la sicurezza, propria e degli altri utenti della strada, viene prima di tutto il resto.

Anche se non vi è obbligo di legge, il nostro consiglio è di dotarsi di diversi utili accessori, e prima di tutto indossare un casco per proteggerci in modo adeguato da eventuali infortuni, meglio se dotato di visiera, che protegge gli occhi dal vento e da eventuali insetti.

Anche dotarsi di alcune altre protezioni (ginocchiere, gomitiere, polsiere), che sono acquistabili anche in pratici set, è importante per proteggersi, così come guanti adeguati, antiscivolo e meglio se per touch screen, che, oltre a proteggere le mani, consentono di avere una presa salda sul manubrio e di utilizzare in modo efficiente lo smartphone senza doverseli togliere.

Altresì riteniamo che avere con sé uno smartphone quando si viaggia con la propria bici a pedalata assistita sia importante per poter comunicare in caso di emergenza. Oltretutto, un dispositivo mobile può essere utilizzato anche come navigatore e ciò fa molto comodo quando non si conosce un percorso.

Importante, comunque, tenere buone pratiche quando si utilizza in bici un cellulare. Non dobbiamo infatti essere distratti da esso perché dobbiamo avere sempre gli occhi puntati sulla strada davanti a noi e guidare con cautela.

La cosa più sicura è dotare la propria bici elettrica – nel caso in cui già non lo abbia – di un apposito supporto per smartphone e di utilizzare la funzione vivavoce se parliamo con qualcuno o attivare le indicazioni vocali se lo utilizziamo come navigatore.

Come abbiamo detto, il funzionamento di una bicicletta tradizionale che avanza con la forza della pedalata e quella di una bicicletta che ha l’ausilio di un motore elettrico non è poi molto dissimile.

Vi sono comunque alcuni accorgimenti e “trucchetti” che possono aiutarci.

Per esempio mantenere una pedalata regolare rende la guida più fluida e consente di risparmiare sull’utilizzo della batteria e, di conseguenza, aumentare la quantità di strada che si può percorrere con una ricarica.

Un particolare su cui vogliamo soffermarci è il parcheggio della nostra bicicletta elettrica.

Innanzitutto è necessario parcheggiare in modo che il mezzo non rechi fastidio a pedoni e veicoli o ostacoli il passaggio davanti a passi carrabili o in punti in cui, appunto, potrebbe intralciare.

È poi da considerare di assicurare bene la bici utilizzando un buon lucchetto e trovare un posto sicuro. La cosa più conveniente è avere una batteria che prevede una chiusura di sicurezza atta a prevenirne il furto.

Un punto a vantaggio di alcuni modelli di bicicletta a pedalata assistita è rappresentata dalla presenza di batterie estraibili. È infatti da considerare che la batteria è un elemento costoso per una bicicletta elettrica e che purtroppo è anche appetibile da parte di eventuali ladri che ne trovino una incustodita.

Le biciclette elettriche con batteria estraibile non sono infatti solo più semplici da caricare, visto che la batteria può essere rimossa, portata con sé e ricaricata ovunque si voglia, e anche più agevoli da trasportare (togliendo la batteria il peso della bici e il suo ingombro sono minori), ma consentono anche di preservarla dal furto.

Per quanto riguarda la normativa sulle bici a pedalata assistita vogliamo ricordare che questa indica con precisione quali sono i requisiti che una bicicletta elettrica deve avere per circolare liberamente sulle strade pubbliche (velocità, potenza, dotazioni obbligatorie…) e ovviamente per non incappare in multe, talvolta anche salate, ma soprattutto per garantire quella sicurezza necessaria per preservare sé e gli altri (pedoni e altri utenti della strada).

Ovviamente è necessario basarsi sulla normativa relativa al luogo in cui la bici elettrica viene guidata, in quanto queste possono essere diverse da Paese a Paese.

Oltre a seguire le disposizioni date per legge, è necessario seguire le norme del Codice della strada e anche buone pratiche che possono aiutare a limitare incidenti e problemi, spesso causati dalla disattenzione.

Per esempio è buona norma non ascoltare musica in cuffia mentre si guida per mantenersi concentrati, così come tenere la giusta distanza di sicurezza dagli altri mezzi, non intralciare con la propria presenza il traffico, utilizzare laddove sia possibile le piste ciclabili, dare sempre il diritto di precedenza ai pedoni, segnalare in modo adeguato il sorpasso (per esempio utilizzando un adeguato segnalatore acustico, il cosiddetto campanello, che se non è presente di serie nella bici, deve essere acquistato separatamente, in quanto obbligatorio per legge), usare i segnali manuali di svolta adeguati (e anche meglio, se vogliamo avere una sicurezza ancora maggiore, dotarsi di adeguate frecce direzionali per bici, oppure appositi gilet con indicatori di direzione a Led, o zaini da ciclismo dotati di indicatori di svolta a Led.

Importante anche evitare di pedalare in curva per avere sempre il controllo del mezzo.

Una particolare attenzione bisogna averla quando si guida nelle ore serali e notturne, oppure se ci si trova a transitare in una zona scarsamente illuminata o vi sono condizioni meteorologiche che non consentono una buona visibilità (per esempio con la nebbia).

Per quanto riguarda l’illuminazione della bici elettrica, è necessario sapere che essa è obbligatoria per legge, ma che comunque è possibile implementarla con ottime luci anteriori e posteriori acquistabili a parte, di facile e veloce istallazione.

Anche se avremo le nostre luci anteriori e posteriori che possono segnalare in modo adeguato la nostra presenza sulla strada e darci una buona visibilità, quando è buio è comunque sempre meglio porre il massimo dell’attenzione possibile.

Altresì, per segnalare ancora meglio la propria presenza e aumentare la sicurezza, è anche bene indossare abbigliamento hi-vis, ad alta visibilità, quali giubbotti o felpe o gilet di sicurezza catarifrangenti ad alta visibilità, e possibilmente non indossare indumenti di colore scuro.

Va da sé che per viaggiare sicuri e ridurre la possibilità di qualsiasi problema e imprevisto è necessario non esagerare con la velocità o fare “acrobazie” con la propria bici elettrica. Tra l’altro è bene sapere che se si fa ondeggiare troppo una bici elettrica, essa rallenterà.

In conclusione, con qualche accorgimento e dopo aver familiarizzato un po’ con il nuovo mezzo, ci renderemo conto che guidare una bicicletta elettrica, a parte qualche attenzione in più, è possibile da parte di tutti (ricordiamo che il limite di età minima per la guida di biciclette a pedalata assistita è comunque di 14 anni) e che non è poi così diverso dal guidare una bici tradizionale.

L’importante è sempre pensare che se vogliamo goderci la guida di questo utile, ecologico e agile mezzo elettrico ideale per la micromobilità in alternativa all’auto o alle bici tradizionali, essere attenti è sempre la prima regola da rispettare.

Simone Rossi

Simone Rossi

Ciao a tutti sono Simone classe '85 e da diversi anni mi appassiona il mondo delle bici elettriche a pedalata assistita e con piacere testo e recensisco nuovi prodotti e al tempo stesso mi diverto ;)

Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensi

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