Domande frequenti (FAQ) sulle bici elettriche

Se sei in cerca di informazioni, sei hai qualche domanda o dubbio riguardo alle biciclette elettriche sei sul posto giusto.

Per decidere quale sia quella giusta per te o se ne hai già una ma hai bisogno di ulteriori chiarimenti e consigli, puoi consultare le risposte che noi di www.migliorebicielettrica.it abbiamo voluto dare alle domande più frequenti che si pongono gli utenti.

Che differenza c’è fra bicicletta elettrica e bicicletta a pedalata assistita?

Benché si sia soliti utilizzare in modo indistinto i termini “bicicletta elettrica” e “bicicletta a
pedalata assistita
”, si tratta di due mezzi diversi, anche se entrambi consentono di limitare
l’inquinamento e di ridurre i costi per il trasporto privato. Le biciclette a pedalata assistita (o e-bike
o EPAC) sono a tutti gli effetti velocipedi equiparati alle biciclette tradizionali a propulsione
muscolare. Esse sono dotate di motore elettrico, batteria ricaricabile e in genere piccolo computer di
bordo sul manubrio, dotate di sensori sui pedali, i quali, attivandosi, avviano il motore e sostengono
la pedalata. Esse quindi “assistono” e permettono a chi pedala di ridurre lo sforzo (all’azione
propulsiva della pedalata si aggiunge quella del motore) e di andare più velocemente utilizzando i
diversi livelli di assistenza presenti (in genere da 3 a 5). Raggiunti i 25 km/h, il motore va in stand-by e non si avrà più l’assistenza elettrica. Se il motore non viene attivato, si presentano quindi come
normali biciclette tradizionali, solo con un peso superiore. Per guidarle non vi è obbligo di
immatricolazione, targa, patentino, bollo e assicurazione (che comunque può essere sottoscritta e
che è consigliata soprattutto per chi utilizza la bicicletta elettrica quotidianamente soprattutto per
lunghi percorsi) e possono essere utilizzate sulle piste ciclabili. Differenti sono le biciclette
elettriche
, che vengono chiamate anche “speed pedalec”. Si tratta di biciclette per le quali non c’è
un rapporto tra pedalata e motore. Esse infatti funzionano solo a motore e quindi non è necessario
pedalare per farle muovere. Le biciclette elettriche hanno caratteristiche simili ai ciclomotori e
difatti per essere guidate devono essere immatricolate, necessitano di targa, patentino,
assicurazione, specchietto retrovisore, fari di posizione e richiedono l’utilizzo del casco.

Quale velocità può raggiungere una bicicletta a pedalata assistita e quanto una bicicletta
elettrica?

Per le biciclette a pedalata assistita valgono le stesse norme del Codice della strada per le biciclette
tradizionali. Esse infatti sono considerate velocipedi a tutti gli effetti. Devono avere un motore
ausiliario elettrico con potenza nominale continua massima di 0,25 KW, la cui alimentazione venga
progressivamente ridotta e infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il
ciclista smette di pedalare. Nel momento in cui la velocità arriva a quel livello, il motore quindi
smette di funzionare e non assiste più la pedalata. Le biciclette elettriche o “pedalec”, che invece
funzionano unicamente a motore e per le quali valgono altre normative, sono molto più simili ai
ciclomotori e possono raggiungere anche i 45 km/h.

Dove può transitare una bicicletta a pedalata assistita?

Come le biciclette tradizionali, anche alle biciclette a pedalata assistita sono riservate le piste
ciclabili
. Nel caso non vi sia una pista ciclabile, la normativa indica che i velocipedi debbano
transitare il più possibile vicino al margine destro della carreggiata. Ovviamente è vietato transitare
sul marciapiedi.

Quanto pesa una bicicletta elettrica?

Il peso di una bicicletta a pedalata assistita è un fattore piuttosto importante, soprattutto per chi è
un pendolare e ha la necessità di caricarla sui mezzi pubblici oppure trasportarla in
auto. In generale una bicicletta a pedalata assistita da città, comoda da trasportare, non dovrebbe
avere un peso superiore ai 20-21 kg, mentre una mountain bike elettrica pesa circa 24-28 kg.

Quanti chilometri si possono fare con una bicicletta elettrica?

L’autonomia di una bicicletta a pedalata assistita dipende da molti fattori, quali la capacità e la
qualità della batteria che vi è montata, il peso del conducente, il tipo di percorso (per esempio se vi
sono salite o se è tutto pianeggiante), la velocità mantenuta, il livello di assistenza, le condizioni
atmosferiche, la pressione dei pneumatici. Benché sia difficile dare una risposta esatta a questa
domanda, si può dire che in genere le biciclette a pedalata assistita consentono di percorrere con una
singola ricarica distanze che partono dai 30-40 km fino a raggiungere, nei modelli più performanti,
100-150 km.

Quali caratteristiche deve avere una buona bicicletta elettrica?

Quando ci si avvicina per la prima volta al mondo delle e-bike o se ne ha già esperienza e ci si
appresta a considerare i diversi modelli in commercio per comperarne una nuova, è bene
considerare le caratteristiche più importanti che deve avere una bicicletta a pedalata assistita. Tra
queste, quelle che riteniamo fondamentali sono:
– la tipologia di e-bike adatta alle nostre esigenze (se city-bike, MTB, da trekking, da
corsa
, pieghevole…)
– la taglia della e-bike (che deve essere adatta a noi per guidarla con comodità);
– la qualità dei materiali con cui è costruita;
– il motore (compreso dove è posizionato, in quanto lo stile di guida cambia se esso è posto al
centro, posteriormente o nella parte anteriore);
– la batteria (la capienza per valutare l’autonomia della bici, la sua qualità e anche i suoi tempi
di ricarica);
– le gomme;
– il peso (da considerare infatti che una bicicletta elettrica pesa comunque più di una bicicletta
tradizionale per la presenza di varie componenti in più);
– il costo.

Qual è la potenza di un motore per bicicletta elettrica?

Tra i requisiti indicati dalla normativa vigente nel nostro Paese per la guida delle biciclette a
pedalata assistita vi è la potenza del motore, che non deve superare i 250 W, pena una bella multa
salata fino anche alla confisca del mezzo.

Quali batterie utilizzano le biciclette elettriche?

Le biciclette elettriche possono essere dotate di batterie al piombo e batterie agli ioni di litio. Se in
passato quelle al piombo erano le più utilizzate, oggi quasi tutti i modelli in commercio impiegano
batterie agli ioni di litio, che garantiscono minor rischi (non contengono infatti metalli pericolosi) e
danno maggiori performance.

Come ricaricare la bicicletta elettrica?

La ricarica della batteria di una bicicletta a pedalata assistita è molto semplice: sarà infatti
sufficiente utilizzare una presa domestica da 220 V. È sufficiente inserire nella presa il caricatore e
collegarlo alla batteria. In genere sulla batteria sono presenti delle spie luminose che indicano
quando essa è completamente carica. Molti modelli sono equipaggiati di batteria removibile; ciò è
molto comodo perché è possibile estrarla facilmente per portarla con sé e caricarla ovunque si
voglia, in casa come in ufficio.

Quanto dura una batteria per bici elettrica?

A seconda del produttore, dell’utilizzo che se ne fa e della cura che se ne ha, una batteria per bici
elettrica ha una durata tra i 2 e i 5 anni
. La sua vita si misura in cicli di carica/scarica. Mediamente
una batteria agli ioni di litio ha una vita di 800-1000 cicli, ma ce ne sono alcune che arrivano anche
a 2000 cicli e più.

Quanto costa una batteria per bicicletta elettrica?

Il costo di una batteria per bicicletta elettrica varia a seconda del tipo di batteria e della sua capacità.
In ogni caso, il suo costo approssimativo è tra i 200 e gli 800 euro.

Quali sono gli accorgimenti per far durare più a lungo la batteria della propria bici
elettrica?

Perché una batteria abbia vita più lunga è necessario seguire buone pratiche. Qui di seguito alcuni
consigli per allungare la vita della batteria della propria bicicletta elettrica:
– mantenerla in posti asciutti e a una temperatura tra gli 0 °C e i 20 °C;
– non immergerla in acqua;
– pulirla regolarmente con un panno umido e asciugarla, facendo attenzione a mantenere i
contatti puliti;
– evitare di lasciarla scarica per lunghi periodi (ricaricarla almeno ogni 6 mesi anche se la bici
non viene utilizzata);
– ricaricarla solo quando è fredda.

Come smaltire le batterie esauste della bicicletta elettrica?

Le batterie al litio contengono materiali che possono essere recuperati ed è quindi importante
smaltirle correttamente quando sono esauste nel rispetto delle norme per l’ambiente, utilizzando o i
centri di raccolta o dando la batteria esausta a professionisti che sapranno come recuperare parte dei
materiali.

Quanto ci vuole a ricaricare una bicicletta elettrica?

Per ricaricare la batteria agli ioni di litio di una bicicletta elettrica si impiegano mediamente tra le 3
e le 6 ore
, ma vi sono anche batterie a ricarica più veloce. Va comunque considerato che la durata
della ricarica dipende da diversi fattori, quali il modello di batteria e anche il suo stato prima della
ricarica.

Quanto costa una ricarica per bicicletta elettrica?

Oltre a essere un mezzo ecologico e non eccessivamente costoso, la bicicletta elettrica consente un
grande risparmio per il suo mantenimento. Benché il costo di una ricarica completa dipenda da
diversi fattori, compresa la capacità della batteria e la tariffa dell’energia elettrica, si può
considerare che per ricaricare completamente una batteria da 300 Wh il costo è di circa 40-50
centesimi
.

Quale abbigliamento utilizzare per guidare una bicicletta elettrica

La normativa vigente indica di indossare giubbotti o bretelle ad alta visibilità a partire da mezz’ora
dopo il tramonto e nei casi di scarsa visibilità (pioggia, nebbia….). In ogni caso, nella nostra pagina dedicata agli accessori per e-bike vi sono alcuni capi davvero utili e pratici quando si guida una bicicletta elettrica, soprattutto per affrontare al meglio le diverse condizioni climatiche.

Come evitare il furto della propria bicicletta elettrica?

Per evitare che la nostra bicicletta elettrica venga rubata, si possono utilizzare vari sistemi, dai
tradizionali lucchetti, alle catene, ai bloccadisco che permettono anche un monitoraggio a distanza
della propria bici. In generale, una bicicletta a pedalata assistita con batteria estraibile è più
funzionale di una con batteria non removibile, in quanto la batteria ha un valore economico
piuttosto elevato
e, estraendola e portandola con sé, si possono scoraggiare i malintenzionati.

Per guidare una bicicletta elettrica c’è bisogno di patentino, di targa, assicurazione, casco
ecc.?

È necessario sempre aver presente la distinzione tra bicicletta a pedalata assistita e bicicletta
elettrica. Per le biciclette a pedalata assistita, equiparate alle biciclette tradizionali e che funzionano
con l’assistenza di un motore elettrico, non c’è obbligo di immatricolazione, targa, patentino,
assicurazione, bollo. Benché il casco non sia obbligatorio, il suo utilizzo è fortemente consigliato.
Le biciclette elettriche o “speed pedalec”, che funzionano invece soltanto a motore, devono essere immatricolate, necessitano di targa, patentino, assicurazione, specchietto retrovisore, fari di posizione e richiedono l’utilizzo del casco come i ciclomotori.

C’è l’obbligo delle luci per le biciclette a pedalata assistita?

Tra i requisiti indicati per la corretta circolazione delle biciclette a pedalata assistita su strada vi è
l’obbligo di luci, sia anteriori che posteriori.

A quale età si può guidare una bicicletta a pedalata assistita?

Per quanto riguarda le biciclette a pedalata assistita, e quindi con motore che non supera la potenza di 250 W, essendo queste comparate alle biciclette tradizionali, non vi è un’età minima di utilizzo.

Per guidare una bicicletta a pedalata assistita il casco è obbligatorio?

Anche se non obbligatorio (neanche per i minori), l’utilizzo del casco è fortemente consigliato.

Quali sono le migliori marche di biciclette elettriche?

Oggi in commercio vi sono moltissimi modelli di bicicletta a pedalata assistita che offrono diverse
caratteristiche. Innanzitutto è bene considerare quale uso si vuole fare della propria bicicletta
elettrica. Ve ne sono infatti varie tipologie (city bike elettriche, e-bike pieghevoli, MTB elettriche, da trekking…) prodotte da marchi più o meno conosciuti e affermati in questo settore. Il nostro consiglio è quello di consultare le nostra pagina dedicata ai produttori bi e-bike per sapere quali sono le migliori marche di bicicletta elettrica, e anche la nostra sezione dedicata alle classifiche delle migliori bici elettriche divise per tipologia.

Quanto costano le biciclette a pedalata assistita e le biciclette elettriche?

Il costo di una bicicletta a pedalata assistita varia dai 350 ai 1400-1500 euro; esso dipende dalle
caratteristiche tecniche della bicicletta, dal modello (diverso sarà per esempio il prezzo di una e-bike da città da una e-mountain bike o da una da trekking), dalla batteria che vi è montata. Per
quanto riguarda le biciclette elettriche, si parte da circa 500 euro fino a circa 1500 euro. Vi sono
comunque modelli altamente professionali e performanti che arrivano anche a 3000 euro e oltre.

Dove trovare accessori per la propria bicicletta elettrica?

Talvolta basta un piccolo accessorio di cui la propria bicicletta elettrica non è dotata
di serie per migliorare l’esperienza di guida e renderne l’utilizzo più pratico, sicuro e confortevole.
Parafanghi, portapacchi, borse, cestini… Molti gli accessori con cui equipaggiare la propria bicicletta elettrica per vivere ancora meglio la mobilità elettrica.

Dove trovare parti di ricambio per la propria bicicletta elettrica?

I produttori, soprattutto quelli più grandi e conosciuti nel settore, mettono a disposizione ricambi
originali per le biciclette a pedalata assistita da loro commercializzate. Per fare la richiesta se non presenti su Amazon bisogna contattare il centro assistenza del marchio della vostra ebike.

Qual è il carico massimo che può supportare una bicicletta elettrica?

In genere una bicicletta elettrica che abbia una struttura robusta dovrebbe sostenere in modo
adeguato un carico di almeno 100 kg, ma ci sono alcuni modelli che arrivano ben oltre tale soglia, riuscendo a sopportare pesi fino a 150 kg.

Quale manutenzione richiede una bicicletta elettrica?

Le biciclette elettriche necessitano più o meno degli stessi interventi di manutenzione richiesti a una
bicicletta tradizionale, più una buona cura della parte elettrica. Controlli dovrebbero essere fatti
regolarmente, soprattutto per garantire la sicurezza e perché il mezzo mantenga le sue prestazioni. È
bene quindi controllare periodicamente la componentistica elettrica, verificare lo stato dei freni,
controllare le gomme, lubrificare gli organi mobili, magari dandosi l’impegno di un controllo
completo ogni 12 mesi.

Che cosa significa motore brushless

Il motore brushless, o senza spazzole, è un motore elettrico a corrente continua. A differenza dei motori elettrici striscianti, per funzionare non necessita di contatti elettrici sull’albero del rotore (ovvero spazzole), perché ha dei rotori a magneti permanenti.
Benché sia più costoso del motore a spazzole, i vantaggi di un motore brushless su una bici elettrica sono molti: avendo una minore resistenza meccanica, al crescere della velocità di rotazione non si formano scintille e quindi è meno pericoloso in determinate situazioni; ha un peso e un ingombro limitato rispetto alla potenza che può erogare; non è necessaria una costante manutenzione; il motore ha una vita più lunga perché va incontro a una minore usura; causa un rumore minore; dà maggiore performance perché può essere azionato anche a velocità più alte; ha una maggiore efficienza e consente un maggior controllo sia in velocità sia in accelerazione.
Le applicazioni del motore brushless sono moltissime e interessano il settore della robotica, della meccanica e dell’elettronica. Si può infatti applicare sia su piccole apparecchiature elettroniche sia in quelle più grandi, comprese le auto e le bici elettriche.

Cos’è il Pas per bici elettrica

Il Pas (Pedal Assist System) è un dispositivo a sensore di campo magnetico per la pedalata assistita che misura la cadenza. Rileva il movimento e trasmette al motore il segnale perché questo si avvii. “Vede” quindi quando vi è la pedalata o quando i pedali sono fermi. Nel caso i pedali vengano azionati, il motore parte per raggiungere la velocità impostata. Finché si continua a pedalare, il motore aumenta il numero dei giri; se la pedalata si interrompe, il motore si arresta. Questo, infatti, nel rispetto delle attuali normative, deve disattivarsi quando si raggiunge la velocità massima di 25 km/h oppure quando si smette di pedalare.
In genere viene fissato a sinistra, fra il movimento centrale e il telaio a circa 4-5 mm dalla superficie del disco, che viene posizionato sul perno del movimento centrale fra la pedivella e il telaio. Talvolta è inserito all’interno del blocco motore.
Molto più sensibile di altri tipi di sensore, oltre ad avere la sua importanza per quanto riguarda le disposizioni relative alla velocità massima raggiungibile dalle bici a pedalata assistita su strada, consente una pedalata più fluida.

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Ultimo aggiornamento:Giugno 4, 2023 12:47 pm
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